RICORDI  DI  SALERNO 18/19 Ottobre 2025

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foto di gruppo

Il viaggio è stato lungo, otto ore trascorse in auto con Ottavio e Danilo, attraversando l’Italia da nord a sud in una piacevole e soleggiata giornata autunnale. Non ci siamo quasi accorti del tempo che trascorreva e faceva da contorno ai magnifici paesaggi che apparivano ai nostri occhi curva dopo curva; le ore passano in fretta quando si è in piacevole compagnia e quando si aspetta insieme l’arrivo di un “amico”.

Siamo giunti a Salerno alle 17.30 di venerdì, in perfetto orario per accogliere insieme ad Armando, Luigi e Anthes il Maestro Tokitsu e sua moglie, Martine, provenienti da Toulouse.

E’ sempre bello incontrarsi, ci sono tante cose da dirsi, tante emozioni da condividere anche solo attraverso silenziosi sguardi o semplici gesti. All’ardore degli anni della giovinezza fa ora riscontro un pacato desiderio di sobrietà e di essenzialità che rendono questi momenti pregni di serenità.

A Salerno abbiamo trovato da qualche anno nuovi amici. Grazie all’impegno dei Maestri Luigi Aliberti e Anthes Aliberti si sta creando un gruppo di giovani praticanti che hanno intravisto nel metodo Jisei Do una pratica efficace per il raggiungimento di salute, benessere ed efficacia.

Il Maestro Armando Marinozzi ha guidato la pratica con la supervisione di Sensei Tokitsu in un week end ricco di spunti e riflessioni. Pratichiamo arti marziali ma al tempo stesso siamo costantemente alla ricerca di gioia e felicità. A cosa servirebbero queste pratiche, al giorno d’oggi, se non generassero anche un desiderio di crescita spirituale ed etica?

Chi è il marzialista dei tempi moderni? Un tecnico? Un ricercatore? Un educatore?

Penso debba essere tutte queste cose insieme. Alle capacità psico-fisiche da allenare costantemente deve aggiungere spirito critico, desiderio di approfondire per modificare e migliorare senza fermarsi passivamente a conoscenze che arrivano dalla “tradizione”. Tradizione deriva dal latino “tradere” (consegnare) e nella tradizione evangelica Gesù viene “consegnato” da Giuda ai Romani, cioè viene “tradito”. Cosa ci arriva quindi dalla “tradizione” se non un costante passaggio di nozioni che, di volta in volta, vengono tra-dotte, tra-sformate, tra-dite?

Ecco perché per poter tra-sformare occorre prima studiare e sapere, serve conoscere. Occorre anche una postura dello spirito coerente con la responsabilità che questo ruolo impone. Il Maestro Tokitsu ha dedicato una vita intera alla “pratica” e, come un moderno Samurai, ci regala questi saperi non per conservarli ma, su sua stessa indicazione, per approfondirli e arricchirli.

L’arte marziale, in definitiva, per potersi definire veicolo di efficacia deve diventarlo anche di  saggezza; deve saper educare oltre al corpo lo spirito.

Lo stage di Salerno è stato anche questo, una condivisione di valori che vanno oltre la mera pratica marziale. Alla gioiosa atmosfera “Cilentina” hanno contribuito lauti pranzi a la straordinaria accoglienza di Maria Neve.

Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questo bell’evento.

Francesco Rossena

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Ricerche e riflessioni sul metodo delle arti marziali a mani nude, con l’obiettivo di migliorare la nostra pratica.

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“L’arte marziale è un metodo di auto-educazione, il suo scopo è rendere ogni essere umano autonomo e capace di prendersi la responsabilità’ della propria vita. II  praticante non viene mai educato ma impara, con la guida di un insegnante, ad educarsi da solo”.  (M° K. Tokitsu)

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